La giornata tipo del thru hiker – parte 1 – Nel deserto
6 AM Il sole comincia a scaldare la tenda. È il momento di uscire dal sacco a pelo. Aspetta qualche secondo che la circolazione si riattivi. Eh già, sono proprio gambe quelle là sotto, non pezzi di legno.
6.05 AM Prima risposta alla domanda esistenziale: “Ma che cavolo sto facendo qua?”.
6.10 AM Dopo aver scacciato il serpente che si è accoccolato nella veranda della tenda, indossa le ciabatte ed esci per espletare il bisogno corporale di tipo A, cercando di non pisciarti sui piedi (sono traforate!). Assapora la bellezza del giorno che nasce. Accendi il fornelletto per scaldarti un po’ d’acqua per il tè.
6.15 AM Controlla la planimetria della giornata e identifica le prossime sorgenti di acqua. È comunque tutto superfluo. L’acqua sarà comunque poca e i chilometri sempre trenta (o più). Rispondi per la seconda volta alla domanda: “Ma che cavolo sto facendo qua?”
6.30 AM Dai un’occhiata allo stato dei piedi, aggiorna la collezione di vesciche e copri tutto con le calze e le scarpe. Indossa il piumino (di mattina presto fa fresco anche nel deserto).
6.45 AM Smonta la tenda, riordina tutto nello zaino e controlla di non aver lasciato nulla a terra (Leave No Trace, ma anche Don’t loose your gear! Principle).
un immagine classica del risveglio sul PCT
7 AM Si parte! Mangia la colazione – una barretta e qualche manciata di trail mix mentre cammini. Se sei il primo sul trail, dedica qualche minuto a togliere le ragnatele delle tarantole dal sentiero per gli hiker che seguiranno.
7.30 AM Cominci a sentirti meglio. Le gambe iniziano a rispondere e il corpo si riscalda. I rumori intorno a te non fanno più paura, ma sono una dolce colonna sonora che ti accompagna.
8 AM Hai fatto i primi 5 chilometri. Se c’è connessione – cosa che dubito – posta su Instagram la prima foto della giornata. Che gioia vedere i like dei tuoi follower. (sono molto molto ironico) Fermati per una velocissima pausa, togli il piumino e preparati per le prossime due ore di cammino. Mangia uno snack e bevi con moderazione. Scambia qualche parola con gli altri thru-hiker che incroci. Scatta qualche foto. Crema solare e cappellino. Indossa le cuffie e concentrati sul trail. Le prossime due ore sono fondamentali.
8.30 AM Borbottii là sotto. È arrivato il momento del bisogno corporale di tipo B. Sfodera la paletta ultralight – l’IPOOP – e scava una buca profonda venti centimetri. Controlla che non ci siano serpenti nelle vicinanze. Piegati per bene in avanti con il movimento tipico dello squat che ti hanno insegnato in palestra. Non cagarti sui pantaloni perché non c’è il cambio. Brucia la carta igienica e copri tutto: Leave No Trace! (edited: magari una sciacquata alle mani)
10 AM Sei arrivato alla sorgente d’acqua, bevi abbondantemente l’acqua che ti è rimasta e mangia una nuova barretta energetica fingendo che sia un panino con salame e formaggio. Filtra e riempi la sacca Platypus da tre litri. Se hai fatto almeno 10 chilometri, ci sono buone possibilità di portare a casa la pagnotta anche oggi. Nell’attesa che il filtro faccia il suo lavoro, Scatta qualche foto.
10.30 AM riprendi a camminare.
11.30 AM Trova un posto all’ombra di un lisergico joshua tree. Hai fatto tra i 15 e i 20 chilometri. Ti meriti quell’ora e mezza di riposo davanti a te. Solito check dell’area, serpenti, ragni e scorpioni. L’armadillo che condivide con te la piazzola non dovrebbe essere pericoloso. Togliti le scarpe e controlla le vesciche dei piedi. Stendi il materassino e chiudi gli occhi. Sogna gli indiani e gli assalti alla diligenza.
1.30 PM Ti svegli di soprassalto perché hai dormito più di quanto pensavi. Rispondi per la terza volta alla domanda: “Ma che cavolo sto facendo qua?”. Controlla sulla mappa quanti chilometri ti restano da fare e maledici il fatto che siano più di quello che pensavi. Ma cos’è quel piccolo agglomerato di case che si vede sulla mappa? Lì ad appena un chilometro dal sentiero… è forse un paese? Paese = vita = cibo decente = birra = motel gestito da indiani = doccia. Guarda a lungo la carta di credito nel portafoglio. Il dubbio ti tormenta. Make your choice.
2 PM Scatta altre foto (anche all’armadillo). Raccogli tutto e controlla di nuovo di non lasciare nulla. Ti sembra che le gambe non ti seguano? Sei tu che comandi, non loro. Riprendi il trail.
3 PM Fermati per una pausa, mangia uno snack e bevi con moderazione. Osserva a lungo lo scenario della natura selvaggia, i piccoli canyon che solcano il deserto come costole e i cactus impegnati nella loro danza immota (non c’è un filo d’aria a muoverli). Inizia a nascere nella mente il pensiero della notte: Quale sarà il luogo migliore per fermarsi a dormire?
3.30 PM è ora di mandare un messaggio ai tuoi parenti. O almeno di provarci: tra poco si va a nanna in Europa. Impiega la prossima ora a cercare un segnale decente. È frustrante, ma la ricerca almeno ti fa dimenticare il dolore ai piedi e alla schiena.
4.45 PM alla fine decidi di abbandonare l’idea del motel. Si sta così bene qua fuori. Meglio tenersi il bonus per domani. Comincia a guardarti intorno per trovare il posto giusto per allestire il ricovero notturno.
5.30 PM hai trovato un posticino su una mesa, con la vista che spazia sotto di te. Controlla che non ci siano serpenti, scorpioni o ragni. Allestisci la tenda, togliti le scarpe e resta qualche minuto in mutande. Il freddo della sera è benefico. Fai l’ultimo sforzo della giornata, quei 5 esercizi di stretching che domattina benedirai. Accendi il fuoco e mentre si cuoce la pasta e fagioli liofilizzata, celebra l’ennesima giornata da 30 chilometri con una grande sorsata alla borraccia, fingendo che sia una birra ghiacciata.
6 PM Mangia lentamente (Are u kidding? Ti mangeresti un bue vivo) mentre il tramonto inizia a scendere intorno a te.
6.30 PM È il momento della condivisione con gli altri thru-hiker vicino a te. Ascolta i racconti delle loro giornate, le statistiche sulle nuove vesciche e gli infortuni, aggiorna la lista dei ritirati e di quelli che si sono presi un virus intestinale. Accetta o rifiuta la pipetta di marijuana che ti viene offerta. Qualcuno magari tira fuori una birra, e allora è un altra storia.
7.30 PM Mentre il sole manda gli ultimi bagliori di vita inizia a prepararti per la notte.
8 PM aggiorna il diario con le statistiche della giornata, e leggi qualche pagina de “La mia prima estate sulla Sierra” di John Muir.
9 PM è tutto buio là fuori. La luna d’argento si staglia nel crepuscolo silenzioso, e il creosoto schiude i suoi fiori velenosi. Attendi l’uomo nero chiuso al riparo del sacco a pelo.
9.30 PM pensa alla tua famiglia, alla tua fidanzata, ai tuoi figli. A chi vuoi bene. Pensa a loro, prega per loro, ma soprattutto stai in salute per loro.
10 PM sogna di tortellini in brodo, tagliatelle al ragù e pizza. sogna enormi torte al cioccolato e botti di rum invecchiato.
10.30 PM spera che sia il tuo ultimo giorno sul PCT. E poi spera che non finisca mai.
una pagina del mio diario sul PCT
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