Libri usati: 5 librerie in Scozia da non perdere
A me, per esempio.
Sebbene la tradizione letteraria scozzese non possa nemmeno avvicinarsi a quella inglese, siamo pur sempre nella terra dove è nato Harry Potter, in un piccolo e affascinante cimitero di Edimburgo.
Non parlo di libri nuovi, di mille editori diversi, con le copertine plastificate dai colori sgargianti, i font tipografici anonimi e senza anima.
Parlo di libri vecchi. Libri usati, anche se a me piace più dire vecchi. Libri provenienti da secoli passati, con le copertine così rigide che si potrebbero usare come tagliere. Libri stampati in poche centinaia copie, con il disegno nel frontespizio. Pezzi di vita che hanno attraversato generazioni, raccogliendo in quell’odore di cellulosa tipico il respiro di chi li ha posseduti, di chi li ha regalati, del libraio che li ha catalogati.
Libri pieni di anima, a prescindere dalla storia che c’è raccontata dentro. Non sto parlando di storie, di racconti. Quelle se ne pubblicano di buone oggi come allora.
Parlo proprio dello strumento che gli autori hanno usato per secoli per farci arrivare le loro fantasie, il loro pensiero. E mi auguro che continueranno a farlo anche nei prossimi secoli, metaverso o rivoluzione digitale che sia.
una collezione di Robert Scott
Il fascino dei negozi di libri usati
Ok, sui libri penso di aver detto. Ma vogliamo parlare dei luoghi dove si vendono libri usati?
Intendo quelle che gli inglesi chiamano second-hand bookshop. Libri di seconda mano. Magari rare prime edizioni. Ambienti perlopiù bui, polverosi, in cui destreggiarsi come in un labirinto, circondati da decine – anzi centinaia – di metri lineari di scaffali, stipati fino ad altezze irraggiungibili e con sistemi di classificazione degli argomenti così complesso da essere indecifrabile per chiunque.
Tranne che per loro, i veri dominatori dell’arena: i librai.
Personaggi talmente strampalati da ricordare senza computer in quale angolo remoto dell’edificio hanno messo quella vecchia edizione sull’ecosistema della riva sinistra di Loch Locomd, o in grado di ricordare come la scorsa primavera si vendessero bene i saggi sul trasporto ferroviario dei primi del Novecento. E sono anche in grado di spiegare, se mai qualcuno glielo chiedesse, perché ad un certo punto l’argomento ha smesso di funzionare. (vi giuro, è un caso a cui ho assistito di persona)
Non che i libri usati siano necessariamente costosi, ma non chiedete mai uno sconto ad un libraio. Guai a voi: state certi che quel giornaletto rosa con il fotoromanzo che è stato messo sotto alla ciotola del cane è un numero particolare; che vale almeno cinque euro.
Nel mio girovagare per la Scozia mi sono imbattuto in molti negozi di libri. Ok, ok, diciamo non proprio imbattuto. Alcuni me li sono andate a cercare apposta, con lunghi viaggi in treno.
Insomma, trovo che una guida come questa possa aver senso.
Leakey’s Bookshop
1. The Book Shop, Wigtown
Non posso non cominciare questa lista da Wigtown, grazioso paese di grande cultura letteraria nel sud della Scozia e da The Book Shop, la libreria più famosa nel Regno Unito
Oltre alla quantità di libri disposti su una superficie immensa – almeno sei stanze di differente ampiezza – The Bookshop deve la sua fama al proprietario Shaun Bythell e al suo libro ‘Diario di un libraio’ tradotto ormai in molti paesi in cui racconta in modo pungente e ironico della vita in libreria e dei clienti che la frequentano.
l’ingresso di The Book Shop
Bastano due battute per confermare l’impressione che avevo avuto di lui leggendo il libro: un grande conoscitore di libri e autori, un profondo amante del suo lavoro e un carattere schivo.
Non si può certo definire un mostro di cortesia, anche se forse ho ancora il dente avvelenato perché pur avendo comprato dieci libri non ho ricevuto nemmeno uno sconto di una sterlina dal conto finale, ma solamente un autografo, peraltro non richiesto, sul suo ultimo libro.
Proprietario a parte, la libreria è quello che io mi immagino quando penso ad un negozio di libri usati: grandi scaffalature divise per sezione, prezzi chiari, luci soffuse e quell’impressione di trovarsi nella biblioteca di un antico convento.
Libri rarissimi, alcuni così antichi e preziosi da non poter essere nemmeno toccati, con prezzi superiori alle mille sterline.
Certo Wigtown non è proprio sulle mappe dei classici tourdella Scozia, ma se vi capita di dirigervi verso l’Inghilterra in auto merita assolutamente una deviazione.
una delle sale di The Book Shop
2. Armchair Books, Edimburgo
Armchair Books è forse la libreria più iconica di Edimburgo.
Si trova in posizione centralissima, appena al di fuori della città vecchia a poche decine di metri dal Grassmarket, nel quartiere di West Port, a pochi metri dal Grassmarket e dalla città vecchia.
Qui i volumi riempiono ogni angolo, ripiano e fessura. Non solo le pile corrono dal pavimento al soffitto, ma si riversano sui davanzali delle finestre, sui tavoli e sulle poche sedie abbandonate qua e là in modo confuso. Tutto di questo posto, fin dal primo impatto dall’esterno con la sua insegna verde, fa pensare alla mitica Diagonal Halley della Rowling: state attenti a muovervi troppo bruscamente tra i corridoi stretti, potrete abbattere una pila di libri in equilibrio precario da decenni.
Ci sono libri per tutte le tasche, di narravita e di saggistica, la sezione di volumi più rari con prezzi anche sopra alle mille sterline si trova sul fondo del negozio in prossimità della minuscola cassa. Per il resto, libri di ogni tipologia, anche molto recenti, soprattutto il genere sci-fi è molto ben rappresentato.
Non è la libreria dove entrare con un obiettivo in particolare – io non ho trovato nulla di quello che cercavo – ma piuttosto dove perdersi tra gli scaffali e trovare qualcosa di inatteso.
Armchair Books
Ho trovato meravigliosa la descrizione della libreria sul loro sito:
“Armchair Books esalta la sua intensa e turbolenta esistenza nel sacro West Port di Edimburgo … antica dimora di librai. I pericoli sono molteplici; i nostri scaffali sovraccarichi gemono come alberi in una burrasca, i nostri tappeti logori e quasi orientali possono attirare l’attenzione o il piede in modo distratto. I libri in vetrina possono prendere fuoco spontaneamente e i gestori devono essere tenuti chiusi a chiave in ogni momento. Sporadicamente, sotto un debole ma sinistro attacco del governo, lottiamo sotto il pungolo della paura, verso la Bellezza.”
Non ci leggete la mano di una certa signora del fantasy di stanza a Edimburgo?
l’interno della libreria
3. Edinburgh Books, Edimburgo
Rimaniamo a Edimburgo, praticamente sull’altro lato della strada rispetto ad Armchair Books.
A differenza della dirimpettaia, dove mi ero recato di proposito, Edinburgh Books è stata una scoperta casuale. Se dopo aver visitato Armchair fossi tornato verso la città vecchia e non avessi seguito la mia vocazione esplorativa, non l’avrei trovata.
Certo avrei risparmiato un po’ di sterline, visto che è stata quella tra tutte in cui ho speso di più.
Rispetto alle due librerie precedenti, si nota subito un ordine srupoloso nella catalogazione dei volumi sugli scaffali. La personalità stessa del libraio testimonia una grande metodicità nel lavoro, quasi ossessiva. Per l’intera ora in cui sono rimasto all’interno non l’ho mai visto alzare gli occhi da una specie di registro in cui immagino tenga l’archivio dei libri. Non ho visto infatti computer sulla sua scrivania.
Il soggiorno è piacevolmente allietato da musica classica trasmessa in filodiffusione, per nulla ingombrante e molto rilassante. Ogni tanto sentivo il libraio canticchiare il motivetto in sottofondo.
Edinburgh Books
Sebbene abbia molti meno libri in esposizione rispetto alle altre due – non credo superi i diecimila volumi – alcuni argomenti sono trattati davvero molto bene.
Nessuna sorpresa nel vedere una vera e propria Scottish Room dedicata alla poesia e letteratura scozzese; molto più sorprendente la sezione di teologia – e ancora più sorprendente che fosse l’unica area con qualche visitatore – che occupa il piano sotterrraneo a cui si accede attraverso una scala posta piuttosto pericolosamente nel mezzo della stanza principale.
Personalmente, mi ha riempito di gioia lo scaffale dedicato ai viaggi estremi e alle esplorazioni polari: sì, addirittura uno scaffale intero. Ho trovato una bella edizione del diario di Shackleton nei mari del sud e un resoconto della conquista dell’Everest da parte della spedizione britannica guidata da Hillary. A meno di venti sterline l’uno.
Se vi piace il genere, questa libreria farà davvero al caso vostro.
4. Leakey’s Bookshop, Inverness
La quarta libreria della lista si trova a Inverness: una delle istituzioni letterarie della Scottish Highlands – e comunque la più fotografata.
Leakey’s Bookshop si trova all’interno di una Chiesa gaelica dell’Ottocento, il che la rende decisamente più scenografica rispetto alle altre. Non solo pile di libri usati a dare quell’impressione di piacevole caos, ma anche spazi ampi e una estetica più curata: da notare soprattutto la bellissima scala a chiocciola che porta al piano superiore.
l’interno panoramico di Leakey’s
Leakey’s è un paradiso per chi ama le vecchie stampe: oltre ai libri hanno una vasta collezione di antiche mappe della Scozia risalenti al XIX secolo.
Molto ampia e apprezzata è anche la sezione sull’alpinismo, con molti libri dedicati alle Alpi; inoltre ho trovato interessante il piano ammezzato alle spalle della cassa a cui si accede da una piccola scaletta sulla sinistra. Vi è la categoria ‘Old Miscellaneous’, libri antichi senza una categorizzazione principale. Ho trovato una bellissima edizione disegnata di Alice nel paese delle meraviglie che ho dovuto lasciare per il prezzo (200 sterline).
Un posto magico dove perdersi per almeno due ore: solo un piccolo appunto sul prezzo dei libri. Piccola nota di demerito: l’ho trovata decisamente più cara rispetto alle altre librerie di questa lista.
Leakey’s Bookshop
5. Voltaire & Rousseau, Glasgow
Ho visitato questa libreria il pomeriggio prima di partire per la West Highland Way. Mi trovavo a Glasgow con un pomeriggio da riempire: non poteva esserci occasione migliore per visitare Kelsinbridge, il quartiere universitario della città punteggiato di caffè letterari, negozietti hippy e librerie La prima impressione arrivando in Otago Lane, all’indirizzo scovato su Google Maps, è stato quello di aver sbagliato via. Uno stradello chiuso, circondato da edifici segnati dal tempo o in procinto di essere demoliti, terminante in una sala da te decisamente ambigua, circondata dall’inconfondibile aroma di marijuana. Un cartello su una minuscola porta è stata l’unica cosa che mi ha trattenuto dal tornare indietro.
Solo avvicinandomi al vetro mi sono reso conto che il negozio – o forse sarebbe più giusto dire il magazzino – era letteralmente sommerso dai libri. Libri ovunque, sugli scaffali, per terra, sul davanzale delle finestre, sulle sedie e su tavolini improvvisati fatti da pile di altri libri.
Voltaire & Rosseau: il caos TOTALE
Trovare un libro qui è davvero un impresa ardua: non esiste la classica catalogazione presente in altre seecond-hand bookshop: giornaletti rosa sono impilati assieme a edizioni dell’Ottocento, vecchi -e potenzialmente rari – libri in lingua gaelica sono ammassati a terra assieme a pubblicazioni di occulto.
L’unica possibilità di trovare un titolo ricercato è affidarsi all’anziano libraio, anche se l’impressione che ne ho avuto è più di un accumulatore seriale di carta piuttosto che di un vero appassionato di libri.
Persino muoversi è difficile perché i libri sparsi sul pavimento lascino solamente un piccolo corridoio in cui passare.
Non mi ero mai trovato in una stanza di 40 metri quadrati con tanti libri, ed è una esperienza che vi consiglio!
Altre due segnalazioni
Oltre a questi 5 negozi di libri usati in chiusura ne segnalerei altri due che meritano certamente una visita.
Caledonia Books a Glasgow si trova sempre nel quartiere universitario di Kelsinbridge a pochi metri da Voltaire & Rousseau. Usciti dal caos totale di Voltaire & Rousseau, qui troverete pace e ordine e una discreta miscellanea di libri di fine Ottocento.
Caledonia Books
La particolarità di questo esercizio piuttosto piccolo, ma con una atmosfera davvero intima e rilassata, sta nel fatto che oltre a vendere libri di seconda mano rilega anche qualsiasi copia un cliente voglia ripristinare o abbellire, cucendo in pelle le copertine proprio come si faceva fino alla fine del XIX secolo.
Altra libreria a conduzione familiare, mi sono sentito davvero a casa anche se non ho comprato niente!
The Gently Mad
Anche tu sei andato alla ricerca di libri usati in Scozia? Se hai qualche libreria da segnalare scrivi un commento! Sono molto curioso.
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