DA WARNER SPRINGS A BIG BEAR E L'INCONTRO COL SINDACO DI IDILLWILD
Miglio 109 – Miglio 266
Un caldo mai provato in vita mia!
Nei giorni di cammino tra Warner Springs e Idyllwild le temperature sono salite oltre la media con cifre che, a parità di quota, in Italia si vedono solo nei giorni più caldi dell’estate. Fortunatamente il Pacific Crest Trail non scende mai al di sotto dei 1300 metri di quota, mantenendo la temperatura intorno ai 30 gradi. Però credetemi che sotto il sole a picco sembra che c’è ne siano almeno 50! Svegliarsi presto è perciò fondamentale, ormai sono abituato a svegliarmi alle 5, così come calcolare bene le scorte d’acqua da un punto all’altro non è una cosa da sottovalutare.
si cerca di sfuggire alla calura in ogni modo
L’incontro col sindaco di Idillwyld
Il Paradise Valley Café quando ci arrivo sembra un miraggio, si tratta di un locale famoso perché leggenda narra che si possano gustare i migliori hamburger sul trail.
Opinione personale? Hamburger nella media… (confermo: nota dell’editore). Raccomando un litro di milkshake per accompagnare il tutto!
La giornata in oggetto rappresenta il picco dell’ondata di calore qui in California e io e il mio gruppo ci consideriamo molto fortunati a passarlo all’ombra dei pini che arricchiscono il paese di Idyllwild. Passeremo qui un cosiddetto Nero (Near Zero), cioè due mezze giornate di riposo con pernottamento in paese (al contrario di uno Zero che prevede due notti e una giornata intera di riposo). Idyllwild è una delle località preferite dai thru hiker perchè è il primo vero paese dove riposare e godersi un po’ della vita di montagna americana: spiccano il karaoke del sabato sera in uno dei locali del centro e il cane sindaco Max, eletto democraticamente dalla popolazione del paese.
La mattina prima di lasciare Idillwyld una delegazione diplomatica di thru hiker si premura di incontrare perciò uno di noi chiama la segreteria:
‘Salve è possibile ottenere un appuntamento con il sindaco? Ci troviamo in piazza’
‘Buongiorno, attenda in linea che verifico la disponibilità… Può andare bene tra 20 minuti?’
‘Perfetto!’
‘Ottimo, allora vi aspettiamo di fronte al municipio. E mi raccomando, ricordatevi le crocchette.’
In poco più di 20 minuti ecco arrivare la macchina del sindaco, una signora si presenta e apre il bagagliaio dove si trova Max, un bellissimo cagnolone con una cravatta al collo!
il sindaco di Idillwyld
Mount San Jacinto
La sezione del monte San Jacinto è una di quelle che ho preferito finora, forse perché l’ambiente particolarmente montuoso mi ha un po’ riportato nelle mie amate Alpi, anche se con le dovute differenze!
La vegetazione è infatti molto diversa e per certi versi più ‘povera’, molte delle foreste che finalmente incontro dopo tanto deserto sono state attaccate dagli incendi, in tempi più o meno recenti, le aree non bruciate presentano dei bellissimi pini e abeti grossi in media molto più degli alberi che nelle Alpi consideriamo “enormi”. Il 16 maggio salgo la cima del San Jacinto (3288m) insieme a un gruppo di 6 persone conosciute il pomeriggio stesso, e arriviamo in cima in tempo per il tramonto!
Ricorderò sempre la notte all’addiaccio a 3200 metri, l’emozione della vista infinita dalla sommità al tramonto, unita all’affaticamento per la carenza di ossigeno che a queste quote si fa sentire. Ma la compagnia ha reso la cosa speciale, tutte persone simpaticissime con cui mi sono sentito come a casa anche se incontrate poche ore prima, la magia del Trail!
voglio un vero letto!
La discesa verso Cabazon
Dopo l’infinita discesa dalla vetta del monte San Jacinto (2800 metri di dislivello negativo!) il sentiero porta a intersecare l’autostrada che da Los Angeles porta a Palm Springs, ed ecco che il caldo infernale ci ridà il benvenuto. Decidiamo perciò di rifugiarci poco distante a Cabazon dove approfittiamo di un po’ di junk food in un fast food e recuperiamo un po’ di provviste, anche perché la sera prima ho rovesciato la cena nel tentativo di cuocerla…
Proprio nel fast food incontriamo una coppia che ha percorso il Pacific Crest Trail addirittura 20 anni fa e che non esita a regalarci arance e ciliegie coltivate nel loro giardino. Giuro che le ciliegie le stavo sognando da giorni, mi è sembrato un miracolo!
La sezione successiva parte dura, il dislivello in salita si fa sentire ma l’acqua per fortuna non manca, Big Bear è preceduta da circa 20 miglia di bellissime foreste di pini a circa 2300 metri dove camminare diventa proprio un piacere! Poco prima di incrociare la strada che porta a Big Bear raggiungiamo un traguardo importante: 265 miglia, ovvero il 10% del PCT, meglio non pensare che manca ancora il 90% (cosa che a me non dispiace visto che mi sto divertendo troppo), piuttosto mi proietto con la mente al letto comodo che mi accoglierà questa notte in paese, un meritato regalo dopo 15 giorni di cammino!
sconsolato dopo aver rovesciato la cena
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