Route 66 in Illinois

Benvenuto in Illinois!
Scopri cosa vedere nella prima sezione della Route 66, che misura ufficialmente 301 miglia.
La Route 66 è stata la più importante autostrada degli Stati Uniti per spostarsi da Chicago a Los Angeles tra il 1926, data della sua inaugurazione ufficiale, al 1985, quando è stata sostituita da un nuovo e più rapido sistema di interstatali. Se vuoi saperne di più sulla storia di questa leggendaria strada americana clicca qui.
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Principali punti di interesse in Illinois

  • Chicago: Historic Route Begin Sign
  • Joliet: Rialto Square Theatre, gelateria Rich & Creamy
  • Wilmington: Gemini Giant, Polk-A-Dot Drive-In
  • Dwight: Stazione di servizio
  • Odell: Stazione di servizio
  • Pontiac: diner Old Log Cabin, Street Art su Main Street, Route 66 Hall of Fame & Museum
  • Bloomington-Normal: Normal Theater
  • Atlanta: Hot Dog Muffler Man
  • Williamsville: Stazione di servizio
  • Lincoln: Lincoln Heritage Museum
  • Springfield: Cozy Dog Drive-in, Phillips 66 Station
  • Staunton: Henry’s Rabbit Ranch
  • Litchfield: Sky View Drive-In
  • The Old Chains of Rocks Bridge
Where the Mother Road begins since 1926,

recita il sito ufficiale dell’Illinois per la promozione della Route 66.
E in effetti tutto comincia nella ventosa Chicago, proprio nei pressi del lago Michigan, dove si trova il segnale ufficiale di inizio della strada (Historic Route 66 Begin Sign), collocato in Adam Street, nei pressi del Chicago Art Institute.
In Illinois la 66 si srotola per 301 miglia (484 km) quasi sempre nei pressi della Interstate 55, che di fatto ne ha copiato lo sviluppo. Qui la sede stradale non ha particolari caratteristiche di interesse e, a parte qualche piacevole attraversamento urbano, è piuttosto anonima, ma numerosi sono invece i punti di interesse e le attrazioni ancora perfettamente funzionanti.
Ti porto a scoprirli!

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Joliet

Dopo aver abbandonato le ampie propaggini suburbane di Chicago, il primo stop è sicuramente Joliet, circa 35 miglia a sud della Windy City.
Joliet è una città importante, la terza per popolazione dell’Illinois, ed è molto piacevole da visitare anche al di fuori della 66. Sicuramente l’attrattiva principale è il Rialto Square Theatre, inaugurato qualche mese prima della Route 66, nel 1926. Se capiti in zona prova a chiedere se è possibile entrare per una visita guidata, ne vale davvero la pena perché è uno dei teatri più belli da un punto di vista architettonico di tutti gli Stati Uniti.
Merita sicuramente una sosta anche l’Old Joliet Prison dove si sono alcune scene del film The Blues Brothers; nel Joliet Area Historical Museum potrai invece trovare una mostra permanente dedicata alla Route 66.
Anche se il posto che per me è maggiormente nel mood della 66 è la gelateria Rich & Creamy, al 920 di N. Broadway dove sul tetto le riproduzioni di Jake ad Elwood, ovvero i Blues Brothers, troneggiano circondate da colorate luci al neon.

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la gelateria Rich & Creamy di Joliet

Gemini Giant

Lasciata Joliet lo stop successivo è a Wilmington per ammirare uno dei più iconici muffler man della Route, il Gemini Giant. Questa opera si trova di fronte ad un’altra icona della vecchia Route 66, il diner Launching Pad Drive-in, oramai chiuso da tempo.
Ma per mangiare è invece ancora aperto il Polk-A-Dot Drive-In (222 N. Front Street, Braidwood) che oltre ad offrire ottimo cibo, juke-boxes vintage e memorabilia, è praticamente circondato di muffler man, tra cui anche l’indimenticabile Marilyn Monroe.

Gas Station

Oltre ai diners, sono le stazioni di servizio una delle altre grandi attrazioni della Route 66. E se ne presentano due a poca distanza l’una dall’altra: la Texaco Station a Dwight e la Standard Station a Odell. Oggi non più in funzione e completamente restaurate, si assomigliano: strutture di legno bianco con tetti colorati, le pompe sul davanti e larghi garage per le manutenzioni.

 

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la Texaco Station di Dwight (courtesy of route66roadtrip.com)

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la stazione di servizio di Odell (courtesy of route66roadtrip.com)

Pontiac

Pontiac è per me un luogo particolare, perché è stato il mio primo incontro con la Mother Road, anche se all’inizio non posso dire che sia stato amore a prima vista.
Ecco un brano tratto dal mio libro:

Dopo molte ore di auto abbandono la Interstate 55 nei pressi di Pontiac, Illinois, mentre il sole tramonta e le luci della cittadina iniziano a riempire la notte. Secondo le mappe la 66 è appena fuori dallo svincolo autostradale, poco prima di entrare in città. Il disco rosso fuoco si allarga abbassandosi a ovest nella pianura verde coltivata, là dove vorrei essere. Invece sono nel solito sobborgo americano che circonda le principali arterie stradali: concessionarie di pick-up e trattori, pompe di benzina e motel ad un piano. Proprio sull’incrocio con la Route 66 si fronteggiano un McDonald’s e Subway. Non un bell’inizio. Meglio dormirci sopra.
La mattina mi sveglio eccitato perché ho intenzione di fare colazione all’Old Log Cabin, uno dei primi diner della Route 66, che serve cibo unto e calorico dal 1926. Il ristorante ha una curiosa peculiarità: quella di essere sempre stato allineato alla Route 66; perfino quando quest’ultima cambiò leggermente percorso per diventare a quattro corsie il proprietario decise di far ruotare di 180 gradi il proprio locale. Mangio con gusto uova e bacon con un french toast e assaporo il viavai mattutino che pare più che altro di locali pronti ad una giornata di lavoro nei campi piuttosto che turisti in visita.
La 66 è una sorta di loop anonimo che taglia fuori il centro di Pontiac, la I-55 le corre letteralmente al fianco togliendo ogni romanticismo al percorso: una cosa che sarà una costante nella maggior parte delle sezioni fino all’Arizona.
Ritorno a Pontiac e girovago alla ricerca dei murales dedicati alla 66, ne trovo molti, soprattutto su Main Street. Hanno colori ancora molto vividi e uno stile volutamente Sixties. Anche la Route 66 Association of Illinois Hall of Fame and Museum, situata nella vecchia stazione dei pompieri della città contenente centinaia di memorabilia della mother road merita una visita. O così almeno ho letto su internet, perché non ho intenzione di rinchiudermi in un museo.

I murales di Main Street

Pontiac è il luogo dove maggiormente la street art ha tributato alla Route 66 il giusto riconoscimento.
Sono più di venti i murales che possono essere ammirati direttamente dall’auto, che si concentrano principalmente su Main Street.
Il principale e più fotografato è quello che si trova sul retro dell Illinois Route 66 Hall of Fame and Museum, alla cui base si trovano le pietre originali del percorso originale della strada che attraversava il centro del paese.

Curiosità: Quasi tutte le opere murali sono state realizzate nel 2009 dai Walldogs, un gruppo di artisti di strada che disegnò ben 18 disegni in meno di una settimana, impiegando 150 persone.

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Illinois Route 66 Hall of Fame & Museum

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murales su Main Street (courtesy of route66roadtrip.com)

Altro posto da non perdere dopo aver fatto il pieno di colore con la street art di Pontiac è Bloomington – Normal, vivace comunità del Midwest a una quarantina di miglia da Pontiac e ad un paio di ore da St. Louis. In particolare, merita una visita il Normal Theater (209 N. Street, Normal), con la sua bellissima insegna vintage, magari per uno spettacolo serale o un blockbuster.

Ad Atlanta, 20 miglia più ad ovest, sempre seguendo la Old 66, si può ammirare un altro dei muffler man più famosi dell’Illinois, un Paul Bunyan (anzi Bunyon intenzionalmente con la ‘o’) di 6 metri che tiene in braccio un hot dog gigante!     

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una splendida foto notturna del Normal Theater (dal sito del teatro)

Prima di arrivare a Springfield, ci sono ancora molte cose interessanti da vedere nei paesi che vengono attraversati dalla Route 66. Si tratta di aree dal fascino rurale, dove i parcheggi sono circondate da pick-up e le tavole calde piene di uomini con camicie scozzesi a quadri da boscaioli.
Nella cittadina di Lincoln è obbligatoria una sosta al Lincoln Heritage Museum, dove si trovano molti cimeli della famiglia di colui che più di tutti ha contribuito a liberare i neri dalla barbara schiavitù.

Decisamente graziosa e nello spirito della Mother Road è certamente la Old Station di Williamsville, con la particolarità delle pompe di benzina dipinte di giallo invece del rosso classico.

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la splendida Texaco Station di Williamsville

Springfield

Ed ecco Springfield, la capitale dello stato dell’Illinois. Ovvio che la leggenda della Route 66 viene qui oscurata da quella di un’altra leggenda americana, Abramo Lincoln, che iniziò la sua carriera politica proprio a Springfield. E qui è sepolto nel mausoleo del cimitero di Oak Ridge.
Oltre alla tomba della famiglia Lincoln sono moltissimi siti dedicati ad uno dei presidenti che più hanno cambiato il volto dell’America: leader e trascinatore dell’Unione contro gli Stati Confederati e schiavisti del Sud nella Guerra Civile Americana. Lincoln spinse il Congresso Americano verso l’abolizione definitiva della schiavitù in tutti gli Stati Uniti d’America, e venne assassinato pochi mesi dopo. Vale la pena approfondire la storia di questa figura iconica.
Ma tornando alla Route 66, sono ancora le stazioni di servizio a catturare l’attenzione, come la Philips 66 Station e il Cozy Dog Drive-in.

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Phillips 66 Gas Station (courtesy of route66roadtrip.com)

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la casa di Abramo Lincoln (courtesy of route66roadtrip.com)

Lasciata Springfield alle spalle, e proseguendo in direzione ovest verso il confine di stato, nei pressi della cittadina di Auburn c’è una breve sezione della route 66 (1,4 miglia) in pavè. Questo tratto di mattoni rossi venne posato tutto a mano intorno al 1921, e incluso nel percorso della Route 66 nei primi anni di utilizzo.

Poco più avanti, nei pressi di Staunton, e sempre senza deviare dal percorso originale della strada, merita una sosta il caotico Henry’s Rabbit Ranch (1107 Historic Old Route 66, Staunton IL) dove potrai trovare, in mezzo ad un simpatico ciarpame, molti memorabilia legate soprattutto alle macchine storiche che hanno percorso la pista negli anni; inoltre è presente una installazione simile al Cadillac Ranch solo che invece di Cadillac sono state usate delle vecchie Golf Volkswagen!

Colorato e con quello stile retrò a tratti polveroso che è una delle anime della 66 (e polveroso non è utilizzato a caso pensando alle tempeste di sabbia degli anni 30) merita una visita anche The Pink Elephant Antique Mall, dove trovare oggetti vintage da più di 50 espositori, oltre alla solita frizzante compagnia di statue raffiguranti personaggi famosi.

A Litchfield si trova un un drive-in ancora attivo, lo Sky View Drive-In Theater (1500 N. Historic Route 66, Litchfield). Inaugurato nel 1950, questo drive-in è oramai alla sua 72sima stagione consecutiva di apertura ed è l’unico drive-in dello stato a trovarsi esattamente sulla Mother Road. (Complessivamente ce ne sono 4 sull’intero percorso). Aperto da aprile a metà ottobre, ha spazi adibiti al barbecue ed è, ovviamente, dog friendly.

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l’insegna dello Sky View Drive-In di Litchfield

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la stazione di servizio di Mt. Olive (courtesy of route66roadtrip.com)

The Old Chains of Rocks Bridge

E siamo oramai arrivati all’ultimo tratto della Route 66 in Illinois. L’ultima sezione prima del confine di stato, la Route 66 attraversa per 40 miglia la contea di Madison, attraversando numerosi sobborghi prima di arrivare a St. Louis. Hamel, Edwardsville, Mithcell, Granite City, Madison.
A Mitchell vale una sosta il Luna Cafè (201 E Chain of Rocks Rd), famoso per il suo neon a forma di bicchiere di Martini e perché lsi narra che fosse un luogo di ritrovo di alcuni picciotti di Al Capone.

Prima di entrare in Missouri, rimane da attraversare quell’enorme serpente d’acqua sinuoso, che sancisce confini che vanno al di là della terra e del cielo: il fiume Mississippi. E la Mother Road ridiventa affascinante e carica di significato su The Old Chains of Rocks Bridge, costruito nel 1929, che collega la minuscola Chouteau Island (Madison, Illinois) con la costa del Missouri. Sospeso a 20 metri dall’acqua, questo ponte stretto presenta una caratteristica particolare: ovvero una curva di 30° per seguire le anse del grande fiume.
Nel 1970 il ponte è stato chiuso al traffico e sostituito da quello che è diventato The New Chains of Rocks Bridge, che gli corre a fianco (è comunque transitabile a piedi o in bicicletta)

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The Old Chains of Rocks Bridge

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Salutiamo l’Illinois…

…la Route 66 prosegue la sua corsa verso l’Ovest nello stato del Missouri.

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