Being penniless for hiking – Quanto costa fare il PCT
Ma subito dopo, ce n’era un’altra a cui sembrava fondamentale dare una risposta. Quanto mi costerà?
Al tempo avevo un lavoro ben retribuito, e dunque avrei potuto sopportare la spesa senza particolari problemi. Ma tanti hiker affrontano il thru-hike durante o appena dopo la fine dell’università. E a quell’età le risorse non sono certo infinite. Ho avuto l’esperienza diretta di hiker che si sono ritirati per la mancanza di denaro, mentre altri si trasformavano in veri e propri mendicanti di cibo e attrezzatura per poter proseguire.
Se ribaltassimo la prospettiva, e ci chiedessimo invece: ‘Quando mi costa NON farlo?‘ probabilmente scopriremmo che l’impatto sulle nostre finanze è molto minore di quanto temuto. In fondo il trail diventa la vita per i prossimi 5-6 mesi, e in tale ottica andrebbe valutato.
Forse oggi le cose sono un po’ cambiate: materiali ultraleggeri costosissimi, telefoni satellitari, macchine fotografiche per condividere sui social ogni miglio – e forse questo ha tolto un pezzo di magia – tuttavia questo post è utile per dare un ordine di grandezza di quale potrebbe essere il budget necessario per portare a termine l’avventura. Senza costringerti a fare la carità nei fast food o a ciondolare per ore davanti alle hikerbox in attesa di qualche barretta al cioccolato abbandonata da qualcuno.
Da dove cominciare
Il budget necessario per completare il Pacifc Crest Trail si può costruire attorno a 3 macro voci di spesa: attrezzatura, cibo, giorni in paese / città. A questi, noi europei dobbiamo ovviamente aggiungere le spese per il viaggio negli Stati Uniti (con annessi e connessi: visto, assicurazione, visita in ambasciata).
Intorno a queste macro aree di spesa ne ruotano altre di minore entità: costi per la comunicazione (SIM e satellitare), spese per sostituzione attrezzatura, extra vari lungo il percorso. (nel mio caso per esempio vanno considerati 3 giorni nei casinò di Reno, Nevada, passati per lo più nella vasca Jacuzzi e ai tavoli da poker)
Attrezzatura
La spesa per l’attrezzatura rappresenta la principale voce di spesa di un thru-hike. Lo zaino racchiuderà tutti i vostri averi per almeno quattro mesi, ed è fondamentale renderla più confortevole possibile.
La corsa frenetica all’ultralight degli ultimi anni ha sicuramente alleggerito il peso da trasportare ma ha anche fatto esplodere verso l’alto i prezzi.
Prima di parlare di cifre, vorrei però introdurre alcuni falsi miti che si sentono circolare spesso nelle community di thru-hiker.
‘Per quanto tu compri materiale costoso e di qualità, finirà distrutto prima ancora di fare 500 miglia’
La mia esperienza non si accorda con affermazioni di questo tipo. Il mio affezionato zaino Osprey Atmos – oramai fuori produzione, ma che nel 2014 era ancora ritenuto LO ZAINO per il thru-hike nonostante il suo folle peso di due chili – è sempre pronto per una nuova avventura, nonostante abbia accumulato quasi 5,000 chilometri. Sporco, forse un po’ usurato sugli spallacci, con qualche acciacco, ma pronto all’uso come la prima volta.
Le uniche cose che ho veramente distrutto erano quelle legittimamente predisposte: scarpe, calze e tshirt su tutto. Le altre, soprattutto i big 3, sono arrivate al termine del PCT in ottimo stato.
‘Costa molto perché pesa poco’
La leggerissima giacca anti-pioggia del Decathlon con cui recentemente ho sostituito la costosissima Mountain Hardwear che avevo sul PCT, è più leggera, costa un terzo ed è pure più fitting.
prima della partenza per il PCT
BACKPACK
Tra i principali produttori di zaini ultralight non c’è grande differenza di prezzo. Parliamo di zaini da 50 litri dal peso massimo di 700 grammi, per lo più fabbricati in Dyneema. Le americane Hyperlite Mountain Gear, ULA Equipment e Zpacks viaggiano sui 350 euro per il loro 50 litri; qualcosa meno per la britannica Atom Packs per il modello The MO standard senza customizzazioni.
€ 350
SHELTER / TENT
sul tema shelter si trovano maggiori differenze di prezzo perché molteplici sono le soluzioni possibili: dal semplice tarp per bivaccare (100 euro) alle tende stand-alone coi paletti. Le tende di Zpacks, IMO le migliori per estetica e peso, richiedono però un salasso notevole. La Duplex costa 700 $! Subito dietro Big Agnes viaggia sui 400$. Io ho utilizzato sul PCT la CAMP Minima 2 SL, costo sui 230 euro.
€ 200 – € 700
SLEEPING SYSTEM
Non solo sacco a pelo ma anche il materassino è fondamentale per ragioni di comodità e di isolamento. Il sacco a pelo è forse più importante della tenda: lo userete negli ostelli, vi capiterà di fare wild camping senza montare la tenda ed è fondamentale che sia caldo e confortevole. Molto di moda oggi il quilt, una versione light del sacco a pelo senza cerniere che assolve a molteplici usi.
€ 300 + € 200
Subito dietro ai big 3, quelli che io chiamo il gruppo dei 200 euro: scarpe da trekking, piumino e giacca anti pioggia. Per questi 3 materiali spenderete un totale di 600 euro, anzi 800 perchè di scarpe logico considerarne almeno 2 paia. Non risparmiate su questi fondamentali capi di abbigliamento, ma a differenza dei big 3 qui l’offerta è molto ampia e si può facilmente trovare materiale scontato o delle stagioni precedenti.
€ 800
Mancano ancora alcune cose importanti da considerare nel budget: bastoni da trekking, fornelletto e pentolino, filtro per l’acqua, lampada frontale, bear canister, sacche di compressione, …
€ 500
Budget Totale Attrezzatura: tra i 2.500 e i 3.000 euro
Cibo
Molto di più che nella vita di tutti i giorni, il cibo rappresenterà la vostra principale voce di spesa sul trail. Anche su questa voce che determinerà un buon quarto del vostro budget, è piuttosto complicato fare una stima a priori perché dipende da innumerevoli fattori e dalla strategia di rifornimento che intendete usare.
Più resupply box inviate lungo il trail, e meno spenderete, questo è ovvio. Maggiormente però sarete vincolati a mangiare alimenti che pensavate avreste gradito tre mesi prima, in un pomeriggio di primavera quando avete preparato le spedizioni. A giugno inoltrato però, quei pacchetti di purè in polvere che troverete nella scatola a Vermilion Valley vi daranno il voltastomaco.
Io ho inviato appena 4 scatole di rifornimento su tutto il PCT (Warner Springs, Kennedy Meadows, VVR, Sierra City) principalmente in corrispondenza di invii di libri, nuove scarpe e calze, o tshirt. (e anche perché nutrivo forti dubbi sul fatto che sarei arrivato in Oregon!)
Come mi procuravo il cibo quindi? Molto semplice. Ogni qual volta avevo bisogno di integrare la mia scorta – circa una volta alla settimana – nei pressi di una strada su cui transitavano auto – facevo l’autostop fino al paese più vicino, facevo la spesa e rientravo allo stesso modo al trailhead.
Questa strategia permette maggiore flessibilità, ma anche un potenziale aggravio di costi soprattutto nella Sierra, dove la scelta di supermercati è molto limitata e i costi elevati.
É ragionevole comunque considerare per il cibo circa 400-500 euro al mese.
Budget totale Cibo: 2.000 euro
Zero Days in Town
Altra voce di spesa decisamente variabile riguarda le spese in paese, dove all’interno si possono racchiudere cene e pranzi al ristorante, pernottamenti in motel e bagordi vari (leggi BIRRA).
È addirittura possibile che questa voce diventi la più importante tra le vostre spese, se non siete attenti e vi concedete qualche meritato lusso durante i vostri giorni di riposo.
La cosa positiva è che si tratta di una spesa evitabile in linea di massima evitabile: non è strettamente necessario trascorrere 2 giorni nei pub di Portland o in spiaggia a Los Angeles per terminare il PCT.
Nonostante io abbia piuttosto abusato di Zero Days (30 contro una media di 22 secondo l’ultima survey) spesso mi sono trovato in situazioni a costo zero, ospitato da trail angels sia per dormire che per mangiare. Uno scroccone, fondamentalmente. In effetti mi capita di pensare che il nickname azzeccato per me sarebbe stato ‘The Italian Scrounger’.
Comunque, facendo le opportune parametrizzazioni, ha senso considerare per ogni notte trascorsa in paese un costo tra i 50 e i 70 euro, condividendo le camere con altri hiker e una cena al pub ( o da Denny’s la mia catena preferita)
Moltiplicato per 20, togliendo una decina di giorni ospitato a casa di qualcuno, fanno una cifra variabile tra i 1,000 e i 1,500 euro.
un ottimo modo di spendere soldi in town
attenzione agli extra: non sempre esce un poker d’assi
Budget totale Zero days in town: tra 1.000 e 1.500 euro
Spese di viaggio
Noi italiani dobbiamo giocoforza considerare le spese per arrivare negli States. Il volo aereo costa tra gli 800 e i 1.000 euro; la pratica per il visto in ambasciata € 150 e l’assicurazione medica – FONDAMENTALE – sui 400 euro. Inoltre vanno considerate le spese telefoniche per il roaming negli Stati Uniti che possono arrivare a a 50 euro al mese.
Budget totale per il viaggio: 1.500 euro
RIASSUMENDO
Sommando tutte queste voci, viene fuori una spesa complessiva per realizzare il PCT tra i 7 e gli 8.000 euro.
Nel 2015 io ne ho spesi circa 7.000, ma fermandomi al Bridge of the Gods, dunque mi mancavano ancora un paio di settimane di spese.
Avendo comprato tutta la attrezzatura – il PCT è stato il mio primo trekking più lungo di un weekend! – e avendo avuto un numero di giornate off-trail maggiori della media, penso che al tempo mi sarei collogato nella fascia medio alta di spesa. Va anche considerato che nel 2015 l’euro era più forte sul dollaro rispetto ad oggi, dunque ci può essere un extra dovuto al cambio sfavorevole di 8-10% circa. E ancora non ho parlato di inflazione!
Riflessione finale: secondo l’ultima survey di Halfway Anywhere, nel 2020 gli hiker hanno speso mediamente 8,000 dollari complessivi per terminare il trail, contro i 6,000 del 2018. La comunità di hiker è diventata più benestante oppure la ricerca ossessiva della leggerezza ha fatto esplodere i costi?
Grazie per questo interessante articolo.
Mi sembra che le spese per l’attrezzatura non dovrebbero essere comprese o meglio lo dovrebbero per una persona che parte da zero e userà quell’attrezzatura solo per il PCT, ma credo che la maggior parte delle persone sia già in possesso di questo materiale (almeno in parte). Sarebbe come mettere nel conto del viaggio a Parigi i vestiti che si indossano.
Capisco che si potrebbe essere tentati di comprare nuova attrezzatura una volta li visti i prezzi vantaggiosi ma, personalmente, ho più di uno zaino, sacchi a pelo, quilt, materassini per ogni stagione ecc.
Ciao e grazie ancora
Gerry