Isole Ebridi Esterne: dove dormire con meno di 30 euro (o gratis)
ALERT: Il Covid-19 ha inoltre ristretto le possibilità, con alcuni dei principali ostelli (bunkhouse, letteralmente ‘letto in dormitorio’) chiusi temporaneamente o in modo definitivo.
Inoltre per un backpacker, a prescindere dalle sue possibilità economiche o dal reddito, spendere poco – o nulla – per dormire rappresenta quasi una scelta morale. I muri della casa sono dentro lo zaino, e nel nostro cuore.
Ho molti amici che non avrebbero bisogno di un articolo così, perché non considerano necessaria una alternativa alla tenda. Mai.
La tenda ti rende autonomo e indipendente, ti permette di gestire le giornate di cammino senza lo stress di un punto di arrivo. Ed è, ovviamente, molto più economica. Le isole Ebridi, tutta la Scozia per la verità, sono molto aperti per quanto concerne il wild camping. Rispettando le normali regole base del ‘Leave No Trace’, si può mettere la tenda praticamente ovunque.
Personalmente a queste latitudini, forse perché l’età avanza e l’umidità e il freddo iniziano a farsi sentire insidiosi dopo tante notti consecutive all’addiaccio, ho preferito combinare il wild camping con notti più rilassate, con un tetto sopra la testa. Lo considero anche una bella occasione per entrare maggiormente in connessione con le persone che mi ospitano, assaporare il loro modo di trascorrere una sera davanti al fuoco e assaggiare i loro cibi. È probabile che arriverò un giorno ad abbandonare definitivamente la tenda, e a tenere con me solo un rifugio di emergenza, ma questa è un’altra storia.
Ho percorso l’Hebridean Way in 12 giorni nell’ottobre del 2021, e studiando al meglio il percorso anche ragionando sulle sistemazioni notturne, non ho avuto situazioni negative, ma piacevoli e impagabili sorprese. In questa guida troverete le mie raccomandazioni – compresi alcuni luoghi incredibili per trascorrere la notte in tenda. Troverete una discreta variabilità di soluzioni: campeggi, ostelli, guesthouse, bed&breakfast e, i più affascinanti e tipici camping pod, una soluzione che ultimamente apprezzo tantissimo.
Nota: L’ordine degli alloggi segue le varie tappe del trekking da nord a sud.
1. Dune di Traigh a Baigh (isola di Vatersay)
Appena scritto che un giorno abbandonerò la mia adorata tenda Camp, e comincio la la lista con un wild camping. Appunto: ho scritto un giorno…
Traigh a Baigh è decisamente una delle spiagge da cartolina delle Ebridi Esterne. Qui l’espressione abusata di Caraibi del Nord vi apparirà assolutamente azzeccata.
Al di là della bellezza mozzafiato di questo istmo di terra che collega i due profili emersi dell’isola di Vatersay, dando origine a due piccole baie quasi simmetriche, posizionare la tenda tra le dune ricoperte di erica ha anche un significato più profondo e prezioso: quello di dormire esattamente all’inizio della Hebridean Way. Potrete accendere il fuoco del vostro fornellino e camminare a lungo a piedi nudi salla sabbia bianca e finissima, o stendere il materassino fuori dalla tenda per qualche minuto di rilassante meditazione.
TIP: rimanete sulla spiaggia di destra: sarete più riparati dal vento e potrete godervi il sole che si solleva sull’acqua all’alba.
costo: € 0
2. Dunard Hostel (Castlebay, isola di Barra)
Dunard Hostel (15 A888, Isle of Barra HS9 5XB) si trova in una posizione molto tattica, a cinque minuti di cammino dal molo di Castlebay e a poche centinaia di metri dall’unico supermarket della zona. Questo lo rende perfetto per trascorrere la prima – o l’ultima – notte sulle isole Ebridi Esterne: il traghetto solitamente attracca a Barra a pomeriggio inoltrato e riparte la mattina successiva.
È una via di mezzo tra un ostello e una guesthouse a a conduzione familiare. L’approccio è davvero rilassato; nella sala lounge troverete la stufa accesa e uno dei gatti di famiglia a fare le fusa sulla poltrona.
Seppure si tratti di una soluzione spartana, la cucina è davvero ben fornita e molto luminosa con le finestre proprio davanti al lavello; le docce calde e numerose.
Ci sono molte camere, alcune anche private, ed è un ostello molto frequentato anche da ciclisti – nel retro vicino al pod dove ho dormito io c’è anche una rimessa con la possibilità di mettere al riparo le biciclette.
Offre varie soluzioni per tutte le tasche: un posto nel dormitorio da 4 letti costa 20 sterline.
TIP: scegli uno dei pod sul retro. Io ho speso 45 sterline (circa 54 euro al cambio di allora). L’ho trovato davvero grazioso e ben arredato: e anche se non perfettamente isolato dall’esterno, col termoventilatore al massimo della potenza ho trascorso una notte decisamente coccolato.
costo: € 26 in camerata, € 54 in pod privato
3. Killbride Campsite (Pollachar, isola di South Uist)
Il Killbride Campsite (West Kilbride 9, Isle of South Uist HS8 5TT) si trova nella parte terminale dell’isola di South Uist, proprio a fianco della strada che scorre a sud sino alla causeway che collega South Uist con Eriskay (a circa 3 chilometri).
Affacciato su una insenatura della costa, proprio a fianco della strada che quasi lo attraversa, è piuttosto riparato dal vento; questo lo rende pertanto decisamente popolare sia tra gli hiker che fra i biker, ma offre anche moltissime piazzole per i caravan. I servizi sono molto puliti con 3 ampie docce e la possibilità di utilizzare la lavatrice. Offre free wifi e una cucina attrezzata.
Chi desiderasse maggiore comodità può scegliere una camera nell’ostello ad un piano antistante l’area caravan. A pensarci bene forse varrebbe la pena scegliere la camera, considerato il gap di prezzo non eccessivo – appena 20 sterline – e la bellissima sala lounge con tv e videogiochi.
Altro grande plus che rende questo campeggio decisamente interessante è il Killbride Cafè, un caffè ristorante che offre colazioni abbondanti, uno di quei jolly che i backpacker apprezzano molto la mattina prima di ricominciare a camminare.
(Io purtroppo sono stato sfortunato durante la mia sosta, era chiuso per recenti casi di Covid, ma il tramonto è stato davvero grandioso, come potete vedere dalla foto)
costo: € 12 posto tenda, € 45 camera doppia
TIP: Se il cielo è limpido, fate una passeggiata fino al monolite di Pollachar (1 chilometro ca.) per gustarvi il tramonto, ammantato di quella luce nordica e argentata che si può trovare solo a queste latitudini.
4. Machair Way (isola di South Uist)
Nella personale lista di luoghi iconici dove ho messo la tenda in giro per il mondo, la spiaggia di South Uist ha sicuramente un posto di diritto. L’isola di South Uist è in apparenza la meno interessante delle Ebridi, soprattutto se percorsa in auto sulla strada che la attraversa in modo longitudinale e la divide in due metà dall’anima profondamente diversa.
Ma l’Hebridean Way si ‘prende’ di quest’isola la parte certamente più benevola, la costa occidentale: un nastro di terra fertile, pianeggiante, punteggiata di fattorie isolate e pecore al pascolo.
Non so se il luogo che ho scelto per passare la notte abbia un nome particolare, in quanto machair e spiaggia si affiancano per molti chilometri senza soluzione di continuità.
L’unico punto di interesse che in qualche modo ricordo è che mi trovavo un po’ più a nord delle rovine – probabilmente infestate di fantasmi – del castello di Ormacleit.
Proseguendo in direzione di Howmore, troverete ad un certo punto un muro di pietre (almeno un paio di metri di altezza) a separare una strada sterrata dalle dune di sabbia: dietro al muro una leggera conca tra le pietre e le dune di sabbia permette riparo dal vento – che soffia rabbioso – ma allo stesso modo di mantenere l’oceano a vista semplicemente alzandosi in piedi. Ma qualsiasi spot scegliate, su questo lungo tratto di costa, vi sentirete da soli nell’Universo.
costo: € 0
TIP: Siamo nel regno del machair, uno degli ecosistemi più rari e interessanti d’Europa. (se vuoi maggiori informazioni sul machair leggi la mia guida completa alle isole Ebridi Esterne).
5. Moorcroft Holidays (Carinish, isola di North Uist)
Nella terza tappa dell’Hebridean Way sono stato costretto a cambiare i miei piani – a causa di una distorsione alla caviglia – e ho trovato in questo campeggio una piacevole sorpresa oltre che un gradito rifugio.
Il Moorcroft Holidays Campsite and Bunkhouse (17 Carinish, Isle of North Uist HS6 5HN) si trova subito dopo aver attraversato la causeway che collega Benbecula e North Uist. È un po’ fuori mano da tutto, nel senso che l’abitato più vicino è ad un paio di chilometri.
Offre varie tipologie di sistemazione: posto letto in camere da due nella bella casa padronale, piazzole per i camper, un magnifico prato per la tenda. E 3 meravigliosi glamping pod per sentirsi un po’ nella Terra di Mezzo.
Io ci sono arrivato a pomeriggio inoltrato; dolorante; senza prenotazione; e con la tempesta atlantica che mi inseguiva ormai da molti minuti. Inutile dire che questo posto mi ha cambiato la nottata e anche l’umore.
Il dormitorio non era disponibile a causa del Covid-19, ma la gentilissima proprietaria mi ha concesso l’utilizzo del pod allo stesso prezzo. Mai scelta si è rivelata migliore, per la bellezza dell’esperienza in pod e anche per la violenza della tempesta durante la notte, di gran lunga la peggiore di tutto il trekking. (Se vuoi leggere il mio diario di viaggio clicca qui)
Unica cosa negativa da segnalare: non serve alcun tipo di cibo. Non ci sono supermercati a Carinish, e l’unico ristorante, il Temple View Hotel – peraltro molto bello – richiede una camminata di mezzora. Io ho beneficiato dell’ennesimo atto di generosità della proprietaria – ‘the trail provides!’ – che mi ha accompagnato in macchina al ristorante, sotto una pioggia battente.
costo: € 12 posto tenda, € 30 posto letto in bunkhouse, € 50 pod
TIP: Temple View Hotel (Carinish, Isle of North Uist H6S 5EJ) ha un ottimo ristorante – l’unico a Carinish. L’hotel di charme può essere una alternativa per chi desidera concedersi un lusso. Offre camere singole a partire da € 100.
6. Hamersay House (Lochmaddy, isola di North Uist)
Lochmaddy, villaggio di pescatori nella parte più settentrionale di North Uist, è un punto di transito quasi obbligato per i backpacker, dispone infatti dell’unico supermercato nel raggio di molti chilometri. A parte questo, e il traghetto che giornalmente fa tratta con le isole Ebridi Interne, il paese non ha molto da offrire. È di fatto l’unico insediamento abitato della costa orientale dell’isola, rocciosa e brulla.
Hamersay House è un boutique hotel molto elegante di fronte alla chiesa. È una delle strutture ricettive più accoglienti che ho visto, anche se in una posizione piuttosto limitante: l’isola di North Uist non è certo la più affascinante tra le Ebridi.
La cosa che lo rende molto interessante per chi percorre l’Hebridean Way, è che è un hotel decisamente hiker-friendly: concede la libertà di mettere la tenda nel giardino retrostante la struttura e poi fare colazione la mattina nella sala dell’hotel.
Io ci sono arrivato a fine settembre, e l’hotel era chiuso per la stagione invernale da un paio di giorni. Il personale era ancora al completo o quasi; e sono rimasto davvero colpito dalla gentilezza con cui mi hanno accolto – e anche dal caffè caldo che mi hanno offerto.
TIP: Dispone di una Brasserie (aperta tutto l’anno) arredata in stile marinaro e altrettanto confortevole: ci ho bevuto una birra prima di ritirarmi in tenda, ma il cibo sembrava delizioso e le porzioni decisamente abbondanti
costo: € o in tenda sul retro dell’hotel (con caffè gratis), camera singola a partire da € 110
7. John’s Bunkhouse (Berneray, isola di North Uist)
Altro posto davvero indimenticabile è il dormitorio di John sull’isola di Berneray – forse quello che mi è rimasto di più nel cuore di tutto il mio viaggio e di certo quello con il migliore rapporto qualità prezzo.
John’s Bunkhouse (Ferry Croft 23, Borve Berneray, North Uist HS6 5BJ) si raggiunge in una manciata di minuti dal molo dei traghetti che collegano North Uist ad Harris, e dunque in posizione decisamente strategica per il traghetto del mattino.
È davvero riduttivo considerare questa struttura come un semplice ostello, forse sarebbe più giusto classificarla come bed & breakfast con i prezzi di un ostello!
Tecnicamente è vero che le sistemazioni sono condivise, ma ci sono cinque stanze con due letti ciascuna e due bagni molto grandi. Grazie anche al protocollo Covid-19, le stanze vengono riempite con la logica del maggiore distanziamento possibile, dunque a meno di essere in più di 5 – o di viaggiatore in party, in compagnia – è molto probabile che avrete la vostra singola privata a meno di 30 euro. Essendo oramai alla fine della stagione estiva, eravamo solamente in due nella struttura.
Molto bella anche l’area comune, con una cucina decisamente ben fornita e molto cibo avanzato da ospiti precedenti – sempre una manna per noi backpacker costantemente affamati.
costo: € 28 in camera doppia
TIP: Vicino all’ostello, rientrando in direzione del molo, indirizzo da tenere in considerazione Berneray Shop and Bistro – caffè che serve insalate e ottime torte con un piccolo supermercato, non molto economico ma ben fornito.
8. The Scaladale Centre (Scaladale, isola di Harris)
E il premio per l’alloggio più strano va a: The Scaladale Centre (Aird’ a Mhulaidh, Scaladale, Isle of Harris HS3 3AB)
Il posto più curioso dove ho soggiornato in tutta la mia permanenza alle Ebridi Esterne è senza dubbio questo: una via di mezzo tra un ostello, un asilo e un centro di prima accoglienza per immigrati. Siamo sull’isola di Harris, proprio di fronte all’incantevole baia Bagh Aird’ a Mhulaidh e al lago Seaforth; la strada principale dell’isola, A859, ci passa davanti, è impossibile sbagliare.
A livello architettonico ricorda invece vagamente una caserma dei pompieri: offre sistemazioni spartane in camerate di un intenso blu notte da 4 o 6 letti, a cui si accede attraverso un corridoio giallo che fa sembrare il posto più simile ad una astronave che ad un ostello.
Un ampia sala comune è letteralmente stipata di giochi per bambini, tavoli da ping pong e casse musicali, curiosamente però, non ho trovato nemmeno un tavolo per appoggiarsi a mangiare.
ALERT: anche questa è un area dove è piuttosto complicato reperire cibo; non ci sono ristoranti e supermercati. Se decidete di soggiornare qua, ricordatevi di avere lo zaino bello pieno!
costo: € 24 posto letto in camerata
TIP: Un chilometro circa più a nord, merita sicuramente una menzione Vigadale Guest House, un bed & breakfast con 3 camere, un generoso portico affacciato sul lago, una vasca jacuzzi e la possibilità di utilizzare la lavatrice (costo della camera singola sui 60 euro)