Trekking in Islanda: il Laugavegur Trail

Il Laugavegur Trail è uno dei trekking più surreali che abbia mai avuto la fortuna di percorrere. L’Islanda ha avuto per me un richiamo particolare fin da adolescente, quando lessi per la prima volta l’Edda in prosa. Secondo la tradizione norrena, prima della vita sulla Terra tutto era racchiuso nel Ginnnungagap, l’abisso cosmico. Ginnungagap era suddiviso in due regioni spoglie e inospitali: il ghiacciato Niflheimr occupava la regione del Nord; l’insopportabile calore infernale del Muspellheimr regnava al sud. Poi i venti caldi del Muspellheimr cominciarono a fluire sul gelato Niflheimr, dando origine alla vita sulla Terra.
Per caso ti viene in mente un’isola che possa rappresentare questa leggenda?

 

 

Vi fu un tempo remoto in cui nulla era:
non sabbia nè mare, nè gelide onde.
Non c’era la Terra nè la volta del Cielo;
ma voragine immane. E non c’era erba.

Snorri Sturluson, Edda

Già, proprio lei. L’Islanda. Così questa meravigliosa isola sarebbe stata creata.
È una storia davvero affascinante, e se dovessimo scegliere il percorso in grado di rappresentare al visitatore le meraviglie di questa terra, sarebbe di certo il Laugavegur Trail.
Sebbene piuttosto corto – appena 54 km – questo trekking è in grado di offrire così tanti diversi ecosistemi: attraverserete colline di lava cristallizzata e riolite colorata, pianure nere di cenere vulcanica che vi faranno sentire sulla Luna, tratti di neve e ghiaccio spazzati dai venti nordici. E poi ancora pozze di acqua calda che sgorga dalla crosta vulcanica a temperature vicine ai 100 gradi centigradi, fiumi, laghi e cascate impetuose. L’arrivo nella valle di Thorsmork – e anche il suo successivo attraversamento se deciderete di proseguire fino a Skogar, vi faranno credere di essere davvero nel Ginnungagap, nell’abisso cosmico prima dell’inizio della vita.
TIP: fermatevi a Þórsmörk per almeno un giorno oltre la fine del trail. Þórsmörk è un paradiso per i backpacker con moltissime  escursioni di intensità e lunghezza variabile.

Indice dei contenuti

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1. Laugavegur Trail: route summary

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2. Laugavegur Trail: dove si trova e come arrivare

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3. Laugavegur Trail: difficoltà

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4. Laugavegur Trail: quando percorrerlo

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5. Laugavegur Trail: itinerario in 3 giorni

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6. Laugavegur Trail: dove dormire e come prenotare

Laugavegur Trail Summary

islanda bandiera

Start:
Landmannlaugar

End:
Þórsmörk

54 km

3 giorni

D+: 1,600 mt

FACILE

laugavegur-trail-route1

Laugavegur Trail: come arrivare

Laugavegur Trail si trova nelle Highlands Islandesi, 180 chilometri a est di Reykjavik, lontano da ogni villaggio abitato.
D’estate è possibile accedere al trailhead, nei pressi della località di Landmannlaugar, da due differenti vie d’accesso: la F225 da ovest (più breve ma più difficile) o la F208 da nord (più lontana rispetto alla città ma più percorribile).
Le strade sono dissestate, ai limiti della praticabilità anche con una jeep 4×4; possono essere necessari guadi su fiumi creati dallo scioglimento della neve. Stessa cosa si può dire per l’area di Þórsmörk, alla estremità meridionale del trail. Non raccomando l’utilizzo dell’auto a meno che non siate piloti esperti di questo tipo di terreni. Avreste poi il problema di recuperare il mezzo alla fine del trekking, dato che sarete almeno 60 chilometri più a sud.
Pertanto il bus è la soluzione più semplice.

Dalla stazione dei bus di Reykjavik sono molte le compagnie che offrono il trasporto a Landmannlaugar e il successivo rientro da Þórsmörk o Skogar in caso proseguiste fino a Skogar attaccando anche il Fimmvorduhals Trail
Il viaggio può durare 5-6 ore a seconda delle condizioni meteo e della strada.
Costi? Di seguito il link a Reykjavik Excursions – quella con cui ho viaggiato io – che offre un Hiking Pass aperto ad un prezzo intorno ai 100 euro.

Islanda: Laugavegur Trail

un simpatico guado per raggiungere il Laugavegur Trail

Laugavegur Trail: difficoltà

Sebbene possa considerarsi per durata e livello tecnico un trekking facile, Laugavegur può diventare challenging a causa delle condizioni meteorologiche. Il terreno cambia di continuo e il meteo è totalmente imprevedibile. Il sentiero è ben marcato e l’orientamento è piuttosto semplice, tuttavia soprattutto nella prima tappa e fino al lago di Álftavatn la nebbia può arrivare velocemente e rendere l’ambiente  confuso e complicare l’orientamento.
Noi siamo stati sorpresi da una violenta tempesta di vento nella prima sezione in prossimità di Hrafntinnusker; procedere è stato molto difficile, soprattutto sul tratto di neve da attraversare in prossimità del rifugio. Tralaltro proprio in quella zona un tumulo di sassi ricorda sinistramente un escursionista sorpreso da una bufera di neve e morto per ipotermia, a forse meno di 5 minuti di cammino dal rifugio.
L’altro elemento importante a cui prestare attenzione sono i numerosi fiumi che si incontrano e devono essere attraversati.

Laugavegur Trail: quando percorrerlo

L’accesso al trail è impossibile nella lunga e rigida stagione invernale: è ricoperto da metri di neve! L’autorità islandese dei trasporti non autorizza comunque il transito alle auto fino ad appropriate verifiche sullo stato delle strade d’accesso allo scioglimento delle nevi.
La finestra è dunque quella estiva, idealmente da metà giugno alla fine di settembre.

Laugavegur Trail: itinerario

Trattandosi di un trekking di più giorni, ciascuno può decidere come dividere le tappe a seconda del tempo a disposizione e del proprio passo.
L’itinerario classico suggerito da Ferðafélag Íslands (FÍ), l’equivalente del nostro CAI, prevede 4 tappe da una quindicina di chilometri ciascuna.
Quattro giorni per 55 chilometri lasciano di certo molto tempo per ammirare la bellezza stordente dei paesaggi, ma non essendoci dislivelli particolarmente impegnativi, io preferisco suggerire un itinerario su 3 giorni, arrivando a Landmannlaugar il giorno 0 e trascorrendo una notte in tenda in prossimità delle pozze di acqua calda per poi cominciare il trekking la mattina successiva. E magari utilizzare il quarto giorno per girovagare nella valle di Thorsmork o per l’ascesa al vulcano Fimmvorduhals e successivo arrivo a Skogar, se le condizioni meteo lo permettono.
Noi l’abbiamo percorso in due giorni – dunque anche l’opzione di 2 tappe è fattibile – ma il secondo giorno è stato oggettivamente molto faticoso (34 chilometri) e sono arrivato a Þórsmörk quasi alle nove di sera. Era luglio, con il sole ancora ben alto sopra la linea dell’orizzonte.

Tappa 1 Landmannlaugar – Álftavatn 22 km, 6.5 ore

Tappa 2 Álftavatn – Emstrur 16 km, 5 ore

Tappa 3 Emstrur – Þórsmörk 16 km, 4 ore

l’incredibile mix di colori ed elementi di Landmannlaugar

come camminare sul suolo lunare

Laugavegur Trail: dove dormire

Lungo il trail sono dislocati 6 rifugi, tutti gestiti da Ferðafélag Íslands (FÍ), dove si può scegliere un letto in camerata oppure mettere la tenda nelle apposite aree dedicate.
Le strutture ricettive sono in realtà più simili al nostro concetto del bivacco: forniscono semplicemente una brandina e un materasso anche piuttosto basico: dovrete quindi utilizzare il vostro sacco a pelo e ogni altro conforto vogliate avere (tipo il cuscino)
Durante la nostra unica notte in rifugio (a Álftavatn) eravamo in oltre 30 persone nella stessa camerata. Molto meglio la tenda.
ìIl costo del bunk bed è di 70 € circa (10,200 kr). Decisamente costoso: le strutture sono piuttosto spartane e non proprio pulite.
Tutti i rifugi hanno comunque le cucine e sono riscaldati, vendono anche cibo piuttosto basico come snack e pasti disidratati.
Il costo per poter mettere la tenda è invece di 18 € circa (2,500 kr)

Per la lista dei rifugi ed eventuali prenotazioni potete andare qui
Nota: È assolutamente vietato campeggiare al di fuori delle aree gestite da FÍ.

campeggio nei pressi di Álftavatn

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